ho trovato anche questa intervista che su per giù dice le stesse cose:
Source Code era nella blacklist delle migliori sceneggiature non realizzate a Hollywood.
"Pazzesco, no? Ho trovato geniale l'idea di un soldato costretto a rivivere gli ultimi ricordi di un uomo per sventare un attentato. Vorrei che esistesse davvero un software in grado di intervenire negli ultimi minuti prima delle Torri gemelle e fermare il terrorismo. O entrare nella testa di qualche politico, prima di scelte che cambiano la storia dell'uomo. La violenza non è mai necessaria".
L'altra grande paura di oggi è il nucleare, armi ed energia.
"Tifo per le energie rinnovabili: il sole, l'acqua. Vorrei dai governi scelte di responsabilità in questo senso. E che i cittadini con il loro voto li condizionassero: il voto è una forma di potere".
Lei è di religione buddista.
"Ho studiato buddismo all'università e ne sono affascinato. Credo nel karma, nella vita faccio tanti errori. In Source Code il personaggio che torna in vita tante volte, più che alla fantascienza mi fa pensare alla reincarnazione buddista. Della storia tibetana mi affascina che una civiltà di guerrieri in migliaia di anni si sia trasformata fino ad avere un leader pacifista".
Come sceglie i film?
"In base all'istinto. Non discrimino i popcorn movie, mi divertono. Ma quelli più riusciti sono costati meno di 5 milioni di dollari".
Source Code ha molto in comune con Donnie Darko.
"Donnie Darko affrontava il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, Source Code quello dall'adolescenza all'età adulta. Entrambi toccano l'inconscio, quell'entrare e uscire nelle zone d'ombra dell'essere umano, tormenti che ho attraversato e condiviso. E c'è sempre un coniglio che mi perseguita: quello gigante di Donnie Darko che mi prediceva la fine del mondo, e il coniglio animato Hop, che mi ha battuto al botteghino americano".
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